venerdì 10 gennaio 2014

discografia renato

No! Mamma, no!

« Tutta colpa tua,

per te era tutto favole…

solo colpa tua,

il latte tuo era sterile…

sempre colpa tua…

se io non sono come vuoi!!! »
(dal brano No! Mamma, no!)

No! Mamma, no! è il primo album di Renato Zero.

http://upload.wikimedia.org/wikipedia/it/thumb/8/83/Renato-zero-nel-1973.jpg/300px-Renato-zero-nel-1973.jpg

Il primo LP di Renato Zero arriva nel 1973, a sei anni dalla sua primissima incisione, un 45 giri contenente le canzoni Non basta sai e In mezzo ai guai, entrambe scritte per lui da Gianni Boncompagni. Come ha dimostrato Musica Leggera[1] si tratta di un finto live, registrato in realtà nello studio A di via Tiburtina e nello studio Sonic di Franco Patrignani; alle registrazioni furono poi aggiunti dei finti applausi, simulando quindi l'effetto di un live.: « Perché ti nascondi, dai vieni qui, giochiamo un po'!

Impariamo ancora, se tu lo vuoi, a ridere.

Sai cos'è che non va? Chiudere in scatola la libertà! Non ci sto, vado via, cerchiamo scampo nella fantasia! »
(dal brano Paleobarattolo)



Tracce

Paleobarattolo (Filistrucchi – RenatoZero)
Nonsense pigro (RenatoZero, Filistrucchi – RenatoZero)
Sergente, no! (RenatoZero – Conrado, RenatoZero)
TK6 chiama torre controllo (RenatoZero – Conrado, RenatoZero)
0/1023 (RenatoZero, Filistrucchi – Conrado, RenatoZero)
Nell'archivio della mia coscienza (RenatoZero)
Dana (RenatoZero – Conrado, RenatoZero)
Ti bevo liscia (Filistrucchi – Conrado, RenatoZero)
Make-up, make-up, make-up (RenatoZero, Filistrucchi – Conrado, RenatoZero)
Sogni nel buio (RenatoZero)
No! Mamma, no! (RenatoZero, Filistrucchi – RenatoZero


Invenzioni

Invenzioni è il secondo album di Renato Zero, pubblicato nel 1974. Con Invenzioni, Renato Zero comincia ad imporsi sui mass media, in particolar modo alle radio. Colpiscono soprattutto i testi delle canzoni. Quelli trattati da Zero sono temi "difficili" per quei tempi. Ne è una prova il pezzo di apertura del disco, Qualcuno mi renda l'anima, che si ispira alla violenza sui minorenni e che farà fatica ad emergere in radio (anche se alla fine ci riuscirà).

Qualcuno mi renda l'anima (Renatozero/Conrado-Renatozero)
L'evento (Renatozero/Conrado-Renatozero)
113 (Renatozero)
Inventi (Renatozero-Filistrucchi/Conrado-Renatozero)
Metrò (Renatozero)
Il tuo safari (Renatozero-Migliacci/Conrado-Renatozero)



Trapezio (album)

« Salvami, dalla strada che non sa

fra giorno e notte quanti figli ha

fra questa gente in cerca d'allegria

che compra e vende questa pelle mia,

salvami! »
(dal brano "Salvami!")

Il caos (4.04) (Renatozero/Cini-Renatozero)
No! Mamma, no! (4.06) (Renatozero-Filistrucchi/Renatozero)
Metrò (2.55) (Renatozero)
Inventi (3.25) (Renatozero-Filistrucchi/Conrado-Renatozero)
Una sedia a ruote (3.44) (Renatozero/Conrado-Renatozero)
Motel (4.27) (Renatozero-Evangelisti-Piccoli/Pintucci-Renatozero)


Zerofobia

« Ho smarrito, un giorno, il mio circo,

ma il circo vive senza di me!

Non è l’anima tua che io cerco, io sono solo più di te! »
(dal brano "Mi vendo")

Zerofobia è il quarto album di Renato Zero, pubblicato nel 1977.

Ad esso fece seguito un tour denominato Zerofobia Tour.

Fu il primo successo di Renato Zero, contiene brani come Mi vendo ed Il cielo, Morire qui, Manichini e Vivo. Il disco fu pubblicato anche in Brasile, Argentina e Germania. Mi vendo (Renatozero/Caviri-Renatozero) 4:16
Vivo (Evangelisti/Wright-Renatozero) 3:55
Sgualdrina (cover in italiano di Dreamer dei Supertramp) (Renatozero/Hogdson-Davies) 3:16
Tragico samba (Evangelisti-Renatozero/Pintucci-Renatozero) 4:15
L'ambulanza (Renatozero/Pintucci-Conrado-Renatozero) 3:53
Morire qui (Renatozero) 3:


 Zerolandia


 Vieni ti porto nella favola mia! »
(dal brano "La favola mia")


Zerolandia è il quinto album di Renato Zero, pubblicato nel 1978 al quale fece seguito un tour denominato appunto Zerolandia Tour

Renato Zero è ormai un fenomeno di livello nazionale, anche grazie alla sua ambiguità riguardo alla sfera sessuale, qui al suo culmine con i brani Triangolo, Chi sei, Sesso o esse e Sbattiamoci. L'album contiene inoltre La favola mia, uno dei brani più apprezzati del cantautore romano, la ironica Io uguale io, le bellissime Fermati
La favola mia (Franca Evangelisti-Roberto Conrado-Albert Verrecchia-Piero Montanari (2° versione) - Evangelisti-Renatozero-Piero Pintucci (1° versione)) - 4:22
Io uguale io (Evangelisti/Renatozero) - 4:01
Chi sei (Renatozero-Evangelisti/Conrado-Renatozero) - 3:54
Triangolo (Renatozero/Caviri-Renatozero) - 4:40
Sogni di latta (Evangelisti/Renatozero-Pintucci) - 4:32
Sesso o esse (Renatozero-Evange


EroZero
 EroZero è il sesto album di Renato Zero, pubblicato nel 1979.

Per la prima volta un disco dell'artista romano raggiunge la prima posizione nella hit parade degli album più venduti. Merito, soprattutto, del successo del singolo "Il carrozzone", apprezzata anche da un pubblico più ampio e popolare, coadiuvata dalla trascinante "Baratto" Il carrozzone (testo di Franca Evangelisti; musica di Piero Pintucci) - 4:36
Fermoposta (testo di Renato Zero; musica di Piero Pintucci e Renato Zero) - 3:22
La tua idea (testo e musica di Renato Zero) - 3:22
Baratto (testo di Franca Evangelisti e Renato Zero; musica di Caviri e Renato Zero) - 4:18
La rete d'oro (testo di Renato Zero; musica di Piero Pintucci e Renato Zero) - 4:26
Periferia (test


 Tregua (Renato Zero)


In questo doppio disco (il primo della sua carriera), Renato Zero dimostra il raggiungimento di una maturità artistica. Dedica il disco a suo padre Domenico Fiacchini che lo ha fatto nascere e crescere libero.

Guai (Renatozero-Evangelisti/Conrado-Renatozero)
Niente trucco stasera (Evangelisti/Conrado-Renatozero )
Santa Giovanna (Renatozero-Evangelisti/Conrado-Renatozero)
L'ultimo Luna Park (Renatozero-Evangelisti/Conrado-Renatozero)
Profumi, balocchi e maritozzi (Renatozero/Pintucci-Renatozero)
Grazie a te (RenatoZero/Conrado-Renatozero)


Artide Antartide

« Sorcini!

Figli della solitudine, affamati di poesia

Vi regalo un po' di questa vita mia... »
(dal brano "I figli della topa")


Artide Antartide è il titolo di un doppio album di Renato Zero, pubblicato nel 1981.

Artide Antartide è il nono album di Renato Zero. Da segnalare, tra i brani presenti, Figli della topa dedicata al popolo dei suoi fans, da lui scherzosamente soprannominati «sorcini» (epiteto nato in Toscana, quando Renato li vide sfrecciare attorno a sé su numerosissimi motorini) e Ciao Stefania, in memoria di Stefania Rotolo, showgirl all'epoca da poco scomparsa, sua grande amica

Invia un messaggioEcco noi (testo di Franca Evangelisti e Renato Zero; musica di Roberto Conrado e Renato Zero) - 4:37
Non passerà (testo di Renato Zero; musica di Roberto Conrado e Renato Zero) - 5:23
Sterili (testo di Renato Zero; musica di Roberto Conrado e Renato Zero) - 4:50
Domicilio coatto (testo di Renato Zero; musica di Roberto Conrado e Renato Zero) - 4:27
Padre nostro (testo di Renato


Via Tagliamento 1965/1970

« Oggi nessuno crederebbe che un autostop fu capace di portarci in India, che la Polizia fosse così incline alle retate. Che qualcuno trascorresse il suo tempo a tagliare ciocche di capelli in un divertimento razziale

Che una ragazza potesse rimanere incinta senza chiedere gli alimenti. Che qualcuno riuscisse a vivere con mille lire... Via Tagliamento non fu una strada nel mondo... ma il mondo in una strada. La stagione del Piper ebbe inizio nel 1965 e si concluse intorno al 1970. Molti hanno avuto fortuna. Per altri la vita si è fermata in Via Tagliamento »
(dalla «dedica» interna dell'album Via Tagliamento 1

Via Tagliamento 1965/1970 è il titolo di un doppio album di Renato Zero, pubblicato nel 1982. e ripubblicato nel 2010

Via Tagliamento 1965/1970 è il decimo album di Renato Zero: questo doppio album è dedicato allo storico locale romano Piper (tutt'oggi situato nella via romana da cui il disco prende il suo titolo alfabetico), di cui vuole essere un ideale omaggio alle origini, nonché ai gloriosi anni sessanta (citati nella parte numerica del titolo).

Piper Club (testo di Franca Evangelisti e Renato Zero; musica di Luciano Ciccaglioni e Renato Zero) - 3:28
Niente (testo di Renato Zero; musica di Roberto Conrado e Renato Zero) - 5:32
La facciata (testo di Franca Evangelisti; musica di Roberto Conrado e Renato Zero) - 4:32
Che bella libertà (testo di Renato Zero; musica di Dario Baldan Bembo) - 5:13
Resisti (testo di Renato Zero; musica di Rober


Calore

 Leoni si nasce

Leoni si nasce è il titolo di un album di Renato Zero, pubblicato nel 1984.« Nel magico splendore dei 33 giri, Zerolandia presenta: Leoni si nasce. La strabiliante epopea di un animale sempre in lotta con la sopravvivenza, in una giungla popolata di spietati cacciatori di autografi. . Fra intrighi, passioni, eccitazioni e agguati, seguiremo le orme del felino, alla ricerca del sesso perduto. Riuscirà l'ardimentoso a non restare intrappolato nella spirale di un disco, fra i contorni di una fotografia, nell'effimero spazio di un 24 pollici? Chissà... eppure ruggisce! Non miagola, ruggisce  E quante altre volte sarà preda, quante altre volte predatore, su questo schermo lui vivrà un'altra avventura, lui così fiero, lui che non ha paura... entrategli finalmente nella pelle perché lui sia realtà e non leggenda! Lasciatelo pure alla bestialità, purché la viva nella sua coerenza.. o no? Sì o no? Sì? Allora andiamo a incominciare »
(dall'Introduzione)

Renato Zero con questo disco tira fuori la rabbia e la delusione per la chiusura del tendone itinerante Zerolandia, ufficialmente smantellato per motivi di sicurezza, ma secondo alcuni si trattò di un vero e proprio boicottaggio nei confronti di un personaggio carismatico, che iniziava a dare fastidio nelle alte sfere.  Ma dove eri tu quando mi hanno sigillato il cuore», canta infatti in Giorni. Il cantautore in questo lavoro affronta diversi temi come la fretta dell'uomo, il futuro, il sospetto, con un indugio forse eccessivo (e sicuramente troppo avanti per i tempi) sul sesso e i ruoli sessuali, temi trattati con una seriosità piuttosto lontana dall'ironia del passato,  che finiscono con l'alienargli anche il pubblico più fedele. Trainato dal singolo "Da uomo a uomo", pur raggiungendo il numero 1, l'album esce rapidamente dalla classifica e non vende tantissimo, ma rimane un gran pezzo da collezione, molto amato dai fans.

Introduzione (RenatoZero/Serio)
Da uomo a uomo (RenatoZero/Conrado-RenatoZero)
Si gira (RenatoZero/Conrado-RenatoZero)
Per non essere così (RenatoZero/Conrado-RenatoZero)
Sospetto (RenatoZero/Conrado-RenatoZero)
Pelle (RenatoZero/Conrado-RenatoZero)


Identikit Zero

« Io qui, io puntuale ancora mi vendo così

per non morire qui! La favola mia dimmi che non finì!

Io ancora il jolly, qualunque sarà la tua idea

fra i manichini, su quei marciapiedi ancora ti aspetterò io qui! »
(dall'inedito "Io qui")

Identikit Zero è il titolo di un album di Renato Zero, pubblicato nel 1985. L'album è stato promosso durante l'Identikit Tour.

Io uguale io (**)
Marciapiedi (++)
Sogni di latta (**)
Niente (+++)
La tua idea (***)
Mi vendo (*)
Arrendermi mai (***)



 Soggetti smarriti (Renato Zero)

« Ostinato amore che /non ti dai per vinto mai:

prova ancora perché sai, / di quella bomba sei / più forte tu! »
(dal brano "Ostinato amore")

 L'album, così come il precedente Leoni si nasce, non vende molto. Da gran parte della critica viene definito un disco non bello; sicuramente, non è uno dei migliori dischi di Renato Zero, anche se testimonia la volontà da parte dell'autore di cercare una nuova strada musicale, più vicina a suoni funky rispetto al passato genericamente pop rock, avvalendosi della collaborazione fondamentale di Pie 


Zero (Renato Zero)

Zero è il titolo di un album di Renato Zero, pubblicato nel 1987.








Renato Zero

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Renato Zero
Fotografia di Renato Zero

Nazionalità Italia Italia
Genere Pop[1]
Europop[1]
Pop rock[2]
Periodo di attività 1965 – in attività
Etichetta Tattica/IndipendenteMente
Album pubblicati 35
Studio 28
Live 4
Raccolte 3 (ufficiali)
Sito web

Renatozerologoufficiale2013.jpg
« La sera del 24 dicembre 1974, al Folk Rosso, suonai per un solo spettatore. Il proprietario stava spegnendo le luci. Lo fermai: ho detto in casa che stasera lavoro, e voglio lavorare. Dopo di me, lo spettatore solitario ascoltò pure Venditti»
(Renato Zero, 2010)
Renato Zero, nome d'arte di Renato Fiacchini (Roma, 30 settembre 1950), è un cantautore, showman, ballerino, produttore discografico, attore e doppiatore italiano.
Considerato un vero e proprio "cantattore" e chansonnier dalle grandi capacità istrioniche, provocatrici e trascinatorie,[3] nel corso della sua lunga carriera ha pubblicato 34 album[4] e scritto complessivamente più di cinquecento canzoni, affrontando le tematiche più disparate, oltre che numerosi testi e musiche per altri interpreti.
È uno dei cantautori italiani più amati, popolari e di maggior successo[5].
Con più di 45 milioni di dischi venduti è tra i principali artisti italiani che hanno venduto il maggior numero di dischi[6][7] ed è suo il record di essere in assoluto il primo ed unico ad aver raggiunto il primo posto nelle classifiche italiane ufficiali di vendita in cinque decenni consecutivi.[8]
Fin dagli anni anni ottanta è conosciuto anche con l'appellativo di "Re dei Sorcini".


Biografia

Le origini

Nato dall'unione tra Domenico, morto da tempo, e Ada, morta nel 2001, Fiacchini, trascorre la sua adolescenza nel quartiere della Montagnola a Roma. Dopo aver conseguito la licenza media, si iscrive all'Istituto di Stato per la cinematografia e la televisione R. Rossellini che lascia al terzo anno per dedicarsi completamente alle sue passioni: la musica, la danza, il canto e la recitazione. Nel 1964, nasce il Beat Raduno: l'evento si svolge nella piazza principale di Monte Compatri, vicino a Roma, per premiare, con il marchio Beat, gli artisti scelti da una giuria di giovani. Renato vi partecipa all'edizione del 1968.
Tra gli artisti premiati c'erano Maurizio Arena, Alberto Lupo, Isabella Biagini, Paolo Carlini, personaggi del cinema come Amedeo Nazzari e della musica come Domenico Modugno e Nilla Pizzi. Un gruppo di giovani, tra cui Loredana Bertè, si esibiva ballando su una pedana circolare, posta ai piedi del palco. Il cantautore esordisce per la prima volta qui cantando con i The Spaectres Groups. Partecipa con gli amici del Beat Raduno al film di Fernando Di Leo Brucia ragazzo, brucia.
Giovanissimo, inizia a travestirsi e ad esibirsi in piccoli locali romani, assumendo, come sfida verso i denigratori («Sei uno zero», è la frase che si sente ripetere più spesso), proprio il suo pseudonimo. A 14 anni ottiene il suo primo contratto, al Ciak di Roma, per 500 lire al giorno. Viene notato da Don Lurio, in una delle tante serate trascorse al Piper, noto locale notturno di Roma. Da qui, la scrittura per il gruppo di ballo che fa da supporto a una giovanissima Rita Pavone nel suo show serale[9].
Renato Zero nel 1968
Registra anche alcuni caroselli per una nota marca di gelato. È proprio in quegli anni che nasce l'amicizia con Loredana Bertè e Mia Martini, trio che spesso girava la penisola in cerca di scritture. Proprio con Loredana fece parte de I collettoni. Il primo 45 giri, Non basta sai/In mezzo ai guai, arriva nel 1967. Prodotto da Gianni Boncompagni, anche autore del testo con le musiche di Jimmy Fontana, vende soltanto venti copie (verrà poi inserito come omaggio nel VHS "La notte di Icaro", circa vent'anni dopo).
Interpreta la parte del venditore di felicità nella versione discografica e cinematografica del musical Orfeo 9 di Tito Schipa Jr. Lavora come comparsa in alcuni film di Federico Fellini (Satyricon[10] e Casanova) e fa parte del cast della versione italiana del musical Hair, insieme, tra gli altri, a Loredana Bertè e Teo Teocoli[9].

La costruzione del personaggio

Ma nell'atmosfera dei tardi anni sessanta, che si sta impercettibilmente spostando dalla ingenua fase del beat all'impegno politico, Renato è ancora alla ricerca di un'identità. Sarà nei primi anni settanta, con lo sviluppo completo del glam-rock, caratterizzato da cipria e paillettes, che potrà proporre senza problemi il suo personaggio. Questo personaggio provocatorio ed alternativo, che racconterà in pezzi come "Mi vendo" (serio e volutamente sfrontato grido di un «prostituto felice») e, in genere, l'intero album Zerofobia, da "Morire qui" a "La trappola", da "L'ambulanza" al brano-emblema della filosofia zeriana, "Il cielo".
Nel disco, è presente anche una cover in lingua italiana, di "Dreamer" dei Supertramp, qui divenuta "Sgualdrina". Al periodo successivo (Zerolandia, la terra promessa dell'amore e dell'amicizia, senza distinzioni sessuali) si ascrivono pezzi come "Triangolo", "Fermoposta" e la fin troppo esplicita "Sbattiamoci", che si fondono e si completano con accorati messaggi anti-aborto, già presenti nei primi album ("Sogni nel buio"), nonché anti-droga ("La tua idea", interamente scritta da Renato, parole e musica, "Non passerà", "Uomo no" e "L'altra bianca") e contro il sesso troppo facile ("Sesso o esse"). Nelle composizioni più recenti dell'artista, e ad esempio nell'album Il dono si alternano temi sociali ("Stai bene lì", "Radio o non radio", "Dal mare") e spirituali-esistenziali ("Immi ruah", "La vita è un dono").

Il rapporto con il pubblico

I fan del cantante sono definiti "sorcini", sostituendo la definizione data all'inizio della carriera di zerofolli. Il termine nacque nei primi anni ottanta, a Viareggio, quando, osservando i fan che lo attorniavano coi motorini, lui esclamò: «Sembrano tanti sorci»[11]. Da quel momento, per analogia, è diventato «il re dei sorcini». Molti brani sono dedicati a loro. Nel 1981, ai suoi fan l'artista dedicò il brano "I figli della topa", inserito all'interno di Artide Antartide e l'anno successivo, organizzò le "Sorciadi" presso lo Stadio Eucalipti a Roma, partecipando di persona alla premiazione dei vincitori. Anche nell'album Cattura il cantante dedicò un brano ai suoi fan: A braccia aperte.
Renato Zero in concerto nel 1978

1973-1979 – I primi album e l'ascesa al successo

Renato all'età di ventitré anni
Il 1970 è l'anno di Hair, versione italiana del musical statunitense[9]. Al progetto, oltre al giovane cantante romano, aderiscono giovani quali Teo Teocoli. Andrà in scena al Teatro Sistina di Roma. Nel 1973 esce il primo album ufficiale della sua carriera ed è intitolato No! Mamma, no!, che fu registrato in studio. Resteranno famose, soprattutto, le canzoni Paleobarattolo (che verrà re-incisa nell'album Sulle tracce dell'imperfetto, dove sarà accompagnata, alla fine, da un medley strumentale delle canzoni La favola mia, Il carrozzone, Amico e Il cielo) e No! Mamma, no!. Nel 1974 nasce Invenzioni con brani quali: "Qualcuno mi renda l'anima", "L'evento", "Tu che sei mio fratello", "Depresso".
Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi Invenzioni, Trapezio (album), Zerofobia e Zerolandia.
Arriva il 1976 prepara un nuovo album e la sua prima tournée, entrambi con uno stesso filo conduttore: Trapezio. Per la prima volta entra in classifica, nella Hit Parade dei dischi più venduti, il suo 45 giri "Madame/ Un uomo da bruciare", sale fino alla quindicesima posizione. Sempre di questo periodo è la presenza nella trasmissione RAI Zero & Company. È il 1977 e Renato si rimette al lavoro, realizzando Zerofobia. La molla trascinante sarà il successivo spettacolo che prende lo stesso titolo dell'album. Il disco avrà un grosso successo di vendite, così come il 45 giri Mi vendo/Morire qui.
Nel 1978 crea la "Zeromania Music Edizioni" ed una nuova etichetta: "Zerolandia", distribuita dalla casa discografica RCA. Dopo l'album precedente, il pubblico si aspetta sempre di più e l'artista pubblica Zerolandia, una sorta di viaggio senza passaporto, nella terra senza tempo e senza certezza. Brani come "La favola mia", "Sogni di latta", "Triangolo", "Sesso o esse", "Sbattiamoci", "Una guerra senza eroi", "Uomo no", diventano immediatamente dei veri e propri "cult" ed il 45 giri balza subito ai vertici della Hit Parade, così come l'album.
Nel 1979 esce nelle sale cinematografiche un film che lo vede protagonista: Ciao nì!, che riscuote un grande successo. Nello stesso anno affitta un tendone dai circensi Togni e lo chiama Zerolandia. Pubblica un nuovo lavoro discografico intitolato EroZero, logica conseguenza del precedente. Il suo 45 giri contenente Il carrozzone/Baratto così come l'album stesso, arriveranno al primo posto in classifica dove rimarranno per ben otto settimane. A settembre vincerà la Gondola d'Oro grazie alle vendite del suo singolo.
Dopo EroZero prende l'avvio un nuovo progetto discografico il cui titolo provvisorio, che circola in via ufficiosa tra i fan, pare debba essere "Spiridiota". Purtroppo un nastro con i provini delle canzoni viene sottratto dallo studio di registrazione e nel giro di pochi giorni circolano migliaia di cassette pirata contenenti i diversi brani intorno ai quali Renato stava lavorando insieme a Piero Pintucci. L'accaduto porta ovviamente all'annullamento del progetto. Alcuni dei brani circolati in versione pirata ("Al mercato dell'usato", "Nafta", ecc.) verranno ripresi solo alcuni anni dopo ne La coscienza di Zero (1991). Altri brani ("Le scale", "N.U.") sono inediti.[senza fonte]

1980-1983 – Tre anni di fortuna

Renato Zero e Loredana Berté alla fine degli anni settanta
Nel 1980 realizza e pubblica Tregua, dedicato al padre Domenico, scomparso nello stesso anno. Il 45 giri contenente Amico/Amore si, amore no arriva immediatamente al primo posto in classifica, dove resterà per dieci settimane, assieme all'album. Nel 1981, a marzo, pubblica il doppio live Icaro, contenente due brani inediti, "Chi più chi meno" e "Più su", oltre alle sue canzoni più riuscite, rigorosamente dal vivo. È un successo senza precedenti per un disco "live", che arriva al primo posto in classifica.
In estate, senza nessun preavviso, Renato pubblica un 45 giri con una canzone inedita, "Galeotto fu il canotto" e sull'altro lato, l'ormai famosissima "Più su". Subito dopo l'estate, l'artista raduna il suo staff (Conrado, Evangelisti, Baldan Bembo e Pintucci) e prepara il nuovo lavoro discografico. La sua intenzione è quella di rappresentare gli opposti: il bianco e il nero, il bene e il male, il polo sud e il polo nord. Tra ottobre e novembre Renato entra in sala di registrazione e il 1º dicembre presenta uno dei più bei dischi di tutta la sua produzione: Artide Antartide, grazie al quale vincerà il premio per il disco più venduto dell'anno, (un milione di copie vendute). L'album contiene canzoni ancora oggi considerate dei capisaldi della sua produzione, come "Ed io ti seguirò", "Marciapiedi", "Non passerà", "Sterili", "Padre Nostro", "Il jolly", "Gente", "Stranieri".
Nel 1982 partecipa come ospite fisso con un suo spazio alla trasmissione "Fantastico 3", dove presenterà brani storici del suo repertorio, intervallati con altri della nuova produzione, raccolta nel doppio album "Via Tagliamento 1965/1970". Il disco è un tributo al periodo del Piper ed arriva subito al primo posto in classifica dove resterà per otto settimane consecutive. Il nuovo lavoro discografico fu presentato proprio al Piper Club e furono invitati i frequentatori dell'epoca. Le canzoni più rappresentative di quel magico periodo sono: "Piper Club", "Che bella libertà", "La Facciata", "Resisti", "Ragazzo senza fortuna", "Angeli", "Ci tira la vita", "Soldi" (sigla finale di Fantastico 3), "Viva la RAI" (sigla del suo spazio nell'ambito della trasmissione Fantastico 3), "Ancora fuoco".
Presenta in radio (RAI), la trasmissione "Zerolandia Fermoposta", il cui successo porterà a trasmettere altre due edizioni. Il 1983 è l'anno del Q Disc estivo Calore. Renato, per ringraziare il suo pubblico (Renato ha pubblicato in tre anni quattro album doppi), esegue questo lavoro discografico che avrà un notevole gradimento (resterà sei settimane consecutive al primo posto). Sulle "Spiagge", la "Voglia" di "Navigare", con "Fantasia"[12].

1984-1989 – La crisi e la rinascita

Nel 1984, dopo la chiusura del tendone Zerolandia, prepara un "concept album" dove mette in risalto un artista che, nonostante tutto, non vuole mollare e che esige il suo spazio dopo anni di dura gavetta. Per presentare il nuovo lavoro discografico, organizza una conferenza stampa allo Zoo di Roma e per ribadire la sua rabbia, si presenta indossando una pelle da leone con tanto di pigmei al seguito. La provocazione ottiene il suo scopo e il disco, dal titolo "Leoni si nasce", sale subito al primo posto in classifica, ma uscendone rapidamente. È l'inizio di una crisi di consensi che ne caratterizzerà la carriera fino alla fine degli anni ottanta. "Da uomo a uomo", "Per non essere così" e "Giorni", le canzoni di maggior impatto.
Renato Zero, insieme a Fabio Fazio e Gino Paoli
Per questo lavoro discografico si avvale dell'orchestra sinfonica della RAI diretta dal M° Renato Serio. Poco prima di Natale, registra in diretta un album composto da vecchi successi completamente riarrangiati dal M° Renato Serio ed eseguiti da un'orchestra composta da venticinque elementi. Nell'album, il cui titolo è Identikit Zero, sono compresi anche due brani inediti: "La gente come noi" e "Io qui". Nel 1986 l'artista abbandona i costumi variopinti per presentarsi in una veste più sobria. È l'anno di Soggetti smarriti, un lavoro discografico che inaugura una nuova era del cantautore. Tutt'oggi sono ancora top secret i musicisti e gli studi usati per la realizzazione. L'album vincerà il disco d'oro per centomila copie vendute. Brani di maggior successo: "Infiniti treni", "Fantasmi", "Ostinato amore", "Problemi".
Nel 1987 organizza una conferenza stampa per presentare il nuovo lavoro discografico intitolato, opportunamente, Zero. Il disco è stato mixato al Puk Studio in Danimarca e il suo staff è quello di sempre con l'aggiunta di Troiani e Lakatos per i brani, rispettivamente, "Ho dato", "Telecomando", "Artisti". Canzoni di maggior successo "Siamo eroi", "Calendario", "Promessa", "Più o meno". L'album è un flop terrificante, riuscendo a malapena a raggiungere la ventesima posizione. Il tour seguente, tuttavia, ottiene un discreto successo. Il 1989 è l'anno della svolta ed ecco, quindi, il viaggio in Inghilterra, alla ricerca di suoni nuovi e nuove ispirazioni.
L'incontro con Geoff Westley, (produttore di Lucio Battisti in Una donna per amico e Una giornata uggiosa, di Claudio Baglioni in Strada facendo, Riccardo Cocciante, Laura Pausini, Mango, Anna Oxa) sarà molto importante per l'artista, che inoltre conoscerà e collaborerà con Phil Palmer (collaboratore tra i più grandi artisti internazionali, tra cui Paul McCartney, Bob Dylan, Frank Zappa, Elton John, Eric Clapton, Dire Straits, Pete Townshend, Tina Turner, Pet Shop Boys, Tears for Fears, George Michael, Robbie Williams. Il risultato è un album ricco di suoni e di sfaccettature. Il titolo del lavoro discografico è Voyeur: uno sguardo sul mondo, un atto d'accusa feroce sul problema dell'incomunicabilità dei giovani rampanti e su tutto ciò che non va nei comportamenti umani. Il disco viene registrato e mixato al Parsifal Studio di Londra e le canzoni da segnalare sono "Il canto di Esmeralda", "Voyeur", "I nuovi santi", "Accade", "Talento", "Rose", "Ha tanti cieli la luna". L'album si riaffaccia nelle zone alte della classifica, facendo da preludio alla definitiva rinascita degli anni novanta. Il CD contiene tre brani in più rispetto alla versione LP-MC.

Anni '90: Il ritorno al successo

Renato Zero al Festival di Sanremo 1991
Nel 1991 partecipa per la prima volta al Festival di Sanremo, con una canzone scritta per l'occasione da Mariella Nava: "Spalle al muro". La sua esibizione, così come il significato del brano, ricevono un lunghissimo applauso con tutto il pubblico in piedi. Non vincerà la kermesse, arrivando secondo, ma sarà l'inizio di un nuovo successo di pubblico. Il disco live Prometeo, contenente il brano sanremese, nonché un altro brano inedito scritto da Renato nel 1965, "L'equilibrista", ha venduto 250 000 copie ed ha raggiunto la terza posizione nella Hit Parade. L'incisione di "Spalle al muro" fu eseguita dalla Royal Philharmonic Orchestra di Londra, diretta e arrangiata dal grande Geoff Westley. Per Natale pubblica una raccolta di inediti, scritti tra il 1977 e il 1990, alcuni riveduti e corretti, s'intitola La coscienza di Zero. Da ricordare i brani "Regalati una sera", "Più insieme".
Logo di Fonopoli
Nel 1992 torna in televisione per presentare, in compagnia di Giancarlo Magalli e Barbara De Rossi, "1, 2, 3... RAI" e con l'occasione, annuncia, per la prima volta, il progetto Fonòpoli. Sarà sua la sigla del programma dal titolo "Menefotto". Il 1993, il suo nuovo lavoro discografico si intitola Quando non sei più di nessuno. Partecipa ancora una volta al Festival di Sanremo con il brano "Ave Maria"[13] ed alla fine della sua esibizione, tutto il pubblico, in piedi, gli tributa un applauso di dieci minuti. Per questo lavoro ha convocato musicisti stranieri che hanno suonato con i grandi del rock e del blues, Centofanti, il Maestro Serio, l'Orchestra Sinfonica ed il Coro dell'Unione Musicisti di Roma. I testi dei brani contenuti nell'album sono tutti scritti da Renato, fatta eccezione per "Figli della guerra" e "Casal de' pazzi" (liberamente tratto dagli scritti di P.P. Pasolini), per i quali ha chiesto la collaborazione di Franca Evangelisti.
Le musiche sono state arrangiate dal Maestro Renato Serio e da Dario Baldan Bembo. Contemporaneamente incide un mini CD, Passaporto per Fonòpoli (contenente un calendario disegnato da Giovanni Barca e la Tessera dell'Associazione) i cui proventi sono interamente destinati a Fonòpoli. Il CD in questione contiene tre brani inediti ("Menefotto", "I ragazzi nella pioggia" e "Giorni senza storia") più "Ave Maria", già inclusa nell'album. Il 1993, sarà anche l'anno del suo ritorno alle scene, da cui mancava da tre anni, con la tournée ZerOpera, tenuta nei principali teatri italiani, eseguita insieme all'Orchestra Filarmonica di Parma.
La prima data venne tenuta al Teatro Regio di Parma. Scene di fanatismo e isteria impressionanti, si verificarono quel giorno, i sorcini, (molti sprovvisti di biglietto), presero letteralmente d'assedio il Regio per vedere il loro idolo, addirittura una ragazza, per avere il biglietto, prese a pugni il vetro della biglietteria ferendosi alla mano[14]. Il tour si concluse il 2 giugno allo Stadio Flaminio di Roma. Il 1994 è l'anno de L'imperfetto. Il disco viene registrato e mixato presso lo Studio Fonòpoli di Roma con la partecipazione di tredici musicisti e di coristi del calibro di Baraonna, Augusto Giardino e Pasquale Schembri. Tutto il disco è di grande spessore a livello di testi, musica e arrangiamenti, con sonorità rock.
Sempre dello stesso anno è la partecipazione di Renato alla colonna sonora del film di Henry Selick (prodotto da Tim Burton) "Nightmare Before Christmas". Le canzoni in cui è presente l'artista, scritte nella versione italiana da Carla Vistarini, sono "Re del blu re del mai", "Cos'è", "Assemblea cittadina", "L'ossessione di Jack", "Far Natale", "Povero Jack" e "Finale/Reprise". Inoltre presta la voce al personaggio Jack Skeletron nei dialoghi. Nel 1995 pubblica il CD, omaggio per i trent'anni di carriera: Sulle tracce dell'imperfetto. In questo lavoro parteciperà l'Orchestra dell'Accademia Musicale Italiana diretta e arrangiata dal M° Renato Serio, oltre che i musicisti della ritmica (i collaboratori usuali di Renato). Il disco contiene il brano "I migliori anni della nostra vita", titolo che sarà usato per presentare il cofanetto natalizio contenente i due album L'imperfetto e Sulle tracce dell'imperfetto.
Nel 1998 Renato pubblica il lavoro discografico che risulterà il disco e l'album più venduto dell'anno (un milione e duecentomila copie), Amore dopo amore. L'album è stato realizzato dal cantautore e prodotto da Stefano Senesi, Phil Palmer, Stephen W. Tayler e Renato Serio con i musicisti dell'Orchestra Aurora ed arrangiata e diretta dal Maestro Renato Serio con i musicisti della ritmica. Nel 1999, Renato pubblica l'album live Amore dopo amore, tour dopo tour, registrato a Milano, al FilaForum di Assago, il 20 ottobre 1998 da Franco Finetti. I cinque brani inediti, sono stati registrati presso lo Studio Fonopòli di Roma e sono "Si sta facendo notte", "Che strano gioco è", "Al buio", "Il circo" e "Il coraggio delle idee". Nello stesso anno viene pubblicato il cd singolo Il coraggio delle idee/Matti. Quest'ultima è una delle canzoni più conosciute dal pubblico televisivo, essendo ancora oggi sigla iniziale delle varie edizioni del programma Ciao Darwin.

Il nuovo millennio

Televisione, La curva dell'angelo, Cattura, Il dono e Renatissimo!

Renato Zero al PalaLottomatica di Roma nel 2006
Nel 2000 conduce un programma tutto suo, in prima serata su Rai 1, Tutti gli zeri del mondo, vestendo i panni di un buon showman, ma con risultati modesti. Un mezzo passo falso alla pari dell'omonimo CD nel quale, insieme a brani suoi originali incide alcune sue interpretazioni di successi di colleghi viventi e di grandi cantautori scomparsi, tra i quali Fabrizio De André e Lucio Battisti. Nello stesso anno viene accusato di lesioni e minacce nei confronti di un ex dipendente[15], accusa dalla quale viene assolto cinque anni dopo[16].
Nel 2001, oltre all'uscita dell'album La curva dell'angelo che lo riporta primo in classifica (e alla decima posizione nella classifica annuale degli album più venduti) il tour Prove di volo, del 2002, raccoglie mezzo milione di spettatori e ottiene il premio per la migliore tournée dell'anno (conquistando anche un tutto esaurito allo Stadio Olimpico di Roma[17], con oltre 70.000 biglietti venduti) e sempre nello stesso anno si affianca a lui Mariani Mariano suo stretto collaboratore. Il 13 aprile dello stesso anno, è ospite al varietà Stasera pago io condotto da Fiorello, esibendosi nella versione de "Il carrozzone" in spagnolo, ossia "La carroza". L'album Cattura, presentato in diretta radiofonica, al Teatro Eliseo, esce alla fine del 2003 e, nel giro di poche settimane, diventa uno degli album più venduti dell'anno (si piazza al quinto posto nella classifica annuale). Contiene la romantica "Magari", ma anche altri quali: "Come mi vorresti", "Figlio" (dedicata a Roberto, il giovane da lui adottato legalmente proprio quell'anno), "L'altra sponda" (in cui si invitano i gay e gli esclusi a non vergognarsi di sé stessi) e il brano forse più autobiografico, "Naturalmente strano".

Nel 2004 il giro di concerti Cattura il sogno/Il sogno continua entra nella classifica Pollstar dei tour di maggior successo a livello mondiale con il "tutto esaurito" nelle date di San Siro a Milano, del Bentegodi a Verona, del Franchi a Firenze e dell'Olimpico a Roma. Il doppio tutto esaurito allo Stadio Olimpico gli fa meritare l'ironico titolo di «nuovo imperatore di Roma». Il DVD Figli del sogno, cronaca fedele di quello spettacolo, risulta il più venduto dell'anno. Il 2 luglio 2005 partecipa al Live8 romano al Circo Massimo, eseguendo "Cercami" e "Nei giardini che nessuno sa", e duettando con Claudio Baglioni e Laura Pausini sulle note de "I migliori anni della nostra vita".
Il 18 novembre, anticipato dal singolo "Mentre aspetto che ritorni", esce l'album Il dono, pubblicato in tre diverse versioni. L'album arriva al primo posto della hit parade e vi rimane fino alla fine del 2005: in sole sei settimane, conquista il quarto posto nella classifica annuale. Da notare che tutti i successi discografici di Renato degli ultimi anni sono ottenuti senza godere sostanzialmente di passaggi radiofonici: i grandi network, a cui dedica il polemico brano "Radio o non radio", non trasmettono infatti i suoi brani.
A dicembre, per la prima volta, viene ricevuto in Vaticano, dove si esibisce nell'aula Paolo VI, eseguendo "La vita è un dono", canzone dedicata a Giovanni Paolo II nonché alla neonata nipotina. Dal 26 dicembre 2005 al 6 gennaio 2006, conduce per dieci serate una trasmissione radiofonica su Radio2, intitolata "Radio 2 - Renato 0", in cui ripercorre le tappe più significative della sua carriera, insieme a molti amici dello spettacolo. Nel febbraio 2006 parte il nuovo tour Zeromovimento, che fa registrare ovunque il tutto esaurito, già in prevendita, con molte date aggiunte, per venire incontro alle richieste del pubblico, per un totale di 25 serate. Sempre a febbraio, rifiuta il premio alla carriera, che vorrebbero consegnargli sul palco del Festival di Sanremo.
È il 17 novembre dello stesso anno, quando la Sony Music (da anni casa discografica dell'artista, dopo il primo lungo periodo alla RCA, poi diventata BMG) pubblica il primo best-of: Renatissimo!, per festeggiare quarant'anni di carriera. L'uscita del cofanetto è anticipata dalla diffusione in radio di un singolo inedito: "Sono innocente". Renatissimo! contiene anche la prima ed unica versione studio di "Più su" (fino ad allora disponibile soltanto nell'esecuzione dal vivo, inserita nel doppio album live Icaro, di cui rappresentò anche il singolo trainante, un doppio lato A con il brano di studio "Galeotto fu il canotto", ripreso anche da Mina in N° 0) e la nuova "Fammi sognare almeno tu". Il 16 novembre (primo giorno prima dell'uscita effettiva nei negozi di musica), grazie alle oltre 240 000 prenotazioni, il cofanetto conta già tre dischi di platino. Renatissimo! esce in tre versioni diverse: con copertina color oro, con copertina color argento e in un'edizione limitata, che in più, rispetto alle precedenti, conta nel primo dei tre dischi le versioni remix, ad uso dei DJ (mai pubblicate su CD), di "Mi vendo" e "Morire qui". In sole sei settimane, la raccolta diventa il quinto CD più venduto in Italia nel 2006.
A fine febbraio vengono presentati al Festival di Sanremo due brani il cui testo è scritto da Zero: "Nel perdono" (Al Bano, nella sezione «Campioni») e "La vita subito" (Jasmine, nella categoria «Giovani»). Lo stesso Zero sale sul palco dell'Ariston come super ospite: si esibisce, a notte inoltrata con uno share di oltre il 60% (quasi sei milioni di spettatori), il più alto di tutto il festival escluse le premiazioni dei vincitori. Nonostante la scarsa pubblicità e il fatto che il tour arrivi a un solo anno dal precedente, MpZero si rivela un successo. L'esordio di Padova non è dei più fortunati: sulla città si abbatte un diluvio di pioggia e grandine, che tuttavia non scoraggia 20.000 spettatori dal recarsi allo stadio. Il tour chiude i battenti con circa 270.000 presenze in 7 date.[senza fonte]
A gennaio 2008, la Universal ristampa su DVD la VHS uscita nel 1991: Zero 40 Live. Nonostante si tratti di un vecchio filmato, peraltro messo in vendita senza alcuna pubblicità, a una settimana dall'uscita, il DVD raggiunge clamorosamente la prima posizione in classifica. Nell'aprile 2008, lancia la sua prima linea di occhiali, dal titolo Nero d'Autore. A settembre partecipa a Carràmba che fortuna annunciando la prossima uscita di un nuovo album nel segno dell'amore. In edicola, a partire dal 25 agosto 2008, per 6 lunedì con la rivista TV Sorrisi e Canzoni viene pubblicata una raccolta dedicata a Renato Zero formata dai 6 album degli anni 1970 (No! Mamma, no!, Invenzioni, Trapezio, Zerofobia, Zerolandia, EroZero).

Il successone di Presente e lo ZeroNoveTour

Il 29 gennaio 2009 viene ufficializzata la notizia: il nuovo album di Renato Zero uscirà il 20 di marzo e conterrà 17 brani inediti. A metà febbraio viene rivelato il titolo del nuovo album, che sarà Presente. Il 9 marzo il singolo Ancora qui viene trasmesso in esclusiva sul sito web del Corriere della Sera, per essere poi trasmesso dalle radio a partire dal 13 marzo. Negli stessi giorni viene girato il videoclip del brano, che vede la partecipazione di grandi stelle del cinema e della TV come Paola Cortellesi, Massimo Ghini, Asia Argento, Giorgio Panariello e molti altri.
La novità di Presente è che Zero lancia il self made disco: per il nuovo lavoro ha scelto, dopo il divorzio con la Sony, di non affidarsi ad alcuna casa musicale.[18] È la prima volta nella storia della discografia italiana che un artista importante non si avvale di una major o di un'etichetta indipendente affermata per la produzione, il marketing e soprattutto, la distribuzione del proprio album. Presente entra direttamente al primo posto in classifica con il triplo disco di platino conquistato in soli sette giorni.[19] L'album Presente si piazza in seconda posizione nella classifica annuale degli album più venduti del 2009 dietro a Tiziano Ferro, vendendo circa 600 000 copie.
Renato Zero durante lo ZeroNoveTour al PalaLottomatica di Roma nel 2009
Il 20 giugno 2009 è organizzatore di un concerto allo Stadio Olimpico di Roma in favore dei terremotati del Terremoto dell'Aquila del 2009. All'iniziativa benefica, intitolata Corale per il popolo d'Abruzzo, assistono 22.000 spettatori, e prendono parte, oltre che a Renato Zero, Claudio Baglioni, Pino Daniele, Gigi D'Alessio, Fiorella Mannoia e tanti altri cantanti affiancati da alcune star della televisione. Il 3 ottobre 2009 il talk-show Che tempo che fa gli dedica un'intera puntata speciale per inaugurare la settima serie del programma. Da ottobre parte il suo nuovo tour, lo ZeroNoveTour.
Con 30 date (10 in partenza, aumentate per il gran numero di richieste da parte del pubblico), l'artista si esibisce in tutta Italia, partendo dal Palasport di Acireale (16 ottobre) e concludendo gli spettacoli a Roma (PalaLottomatica), per la fine del 2009 (21-22 dicembre). Vi prenderanno parte oltre mezzo milione di spettatori. Tale tournée, per via della scaletta incentrata sull'ultimo album, e del sacrificio di cavalli di battaglia del suo repertorio, deluse parte dei suoi fan. Il 10 dicembre 2009, in occasione della giornata del Premio Videoclip Italiano, Renato Zero riceve il premio per l'arte videomusicale[20]. Il 9 maggio 2010 è ospite a Domenica In nel segmento condotto da Pippo Baudo per presentare il DVD Presente ZeroNoveTour[21][22].

Anni 2010

Sei Zero e le raccolte Segreto amore e Puro spirito

L'11 maggio 2010 esce Presente Zeronovetour che testimonia fedelmente lo spettacolo tenutosi al Forum di Assago l'11 e 12 dicembre. Il concerto entra direttamente al primo posto della classifica dei dvd più venduti della settimana (Music Charts – Gfk Retail And Technology) mentre Presente, in allegato all'interno della confezione, risale la classifica di vendita dei dischi posizionandosi al secondo posto, riuscendo a stabilire il record di un album per un numero di settimane in classifica, battendo Zerofobia, e l'unico ad aver conquistato il disco di diamante.[23].
A fine mese fa molto scalpore un'intervista al Corriere della Sera, in cui dichiara che presto uscirà una canzone in cui risponderà definitivamente alle domande sul suo orientamento sessuale.
Dal 29 settembre al 9 ottobre dello stesso anno ha tenuto una serie di otto concerti-evento dal titolo Sei Zero, svoltisi in Piazza di Siena a Roma, per festeggiare il suo sessantesimo compleanno. In 11 giorni totalizza oltre 100 000 spettatori paganti.
Il 4 novembre vengono pubblicate le ristampe rimasterizzate di quattro album da anni fuori catalogo: Tregua (1980), Artide Antartide (1981), Via Tagliamento 1965/1970 (1982) e Prometeo (1991).
Il 16 novembre esce la raccolta Segreto amore, che contiene tredici brani d'amore incisi tra il 1982 e il 2003 e due inediti: Segreto amore e Roma, presentata per la prima volta nei concerti Sei Zero.
Il 28 novembre riceve l'ennesimo riconoscimento per Presente, premiato dalla SIAE come vinile più venduto del 2010.
Il 18 dicembre su Canale 5 viene trasmesso un riassunto dei concerti Sei Zero in prima serata con la regia di Roberto Cenci[24], che ha registrato 4.118.000 telespettatori e uno share del 19,5%[25] battendo tutte le altre reti.
Dopo questa fortunata serie di concerti Renato ha annunciato di prendersi una pausa di un anno per salvaguardare la costruzione di Fonòpoli.
Il 10 maggio 2011 esce il triplo dvd Sei Zero che testimonia le otto serate dell'omonimo concerto. Oltre ai dvd il cofanetto contiene un diario di circa 200 pagine che testimonia i sessant'anni del cantautore. Il giorno dell'uscita viene proiettato in dieci cinema di altrettante città italiane[26] e in pochi giorni si piazza subito al primo posto della classifica ufficiale dei dvd più venduti in Italia.
Nello stesso anno vince, nell'ambito del Festival dell'inquietudine di Finalborgo, il premio Inquieto dell'anno 2010 con questa spiegazione: "Il cantante romano è inquietamente protagonista del panorama musicale italiano"[27].
Renato viene premiato ai Wind Music Awards 2011 ricevendo il disco di platino per l'album Segreto amore e anche un premio per il Sei Zero che diventerà il dvd più venduto del 2011.
Nello stesso anno si diffonde nel web il backstage del videoclip dell'annunciato nuovo singolo Sorridere sempre. Il 29 novembre esce l'ennesimo best of dal titolo Puro spirito che, a differenza della precedente raccolta, ha come filo conduttore l'ironia e spiritosaggine. Vengono inseriti anche due inediti: il già citato Sorridere sempre e Testimone.
Il 20 dicembre si è esibito per beneficenza al 105 Stadium di Genova insieme ad altri grandi della musica italiana ed il ricavato fu devoluto agli alluvionati vittime dell'alluvione di Genova del 4 novembre 2011[28][29][30].
Inizialmente era stata annunciata dal cantautore stesso una nuova tournée europea legata alla raccolta nella primavera prossima, cosa poi saltata senza un motivo ben preciso. Probabilmente, per impegnarsi maggiormente sul prossimo progetto discografico.
Il 22 settembre 2012 ha fatto parte del cast dei 14 big che hanno aderito al concerto per i terremotati d'Emilia Italia Loves Emilia che si è tenuto a Campovolo in Reggio Emilia, e ha cantato: Cercami, Resisti, I migliori anni della nostra vita e Amico. Quest'ultima è stata cantata in un'inedita versione reggae insieme con Jovanotti.

Il ritorno con Amo - Capitolo I, Capitolo II e Capitolo III e il fortunato tour Amo in Tour

Renato Zero durante l'esecuzione del medley iniziale nella tappa del 4 maggio 2013 di Amo in Tour
Nei primi mesi del 2013, a distanza di quattro anni dall'ultimo album di inediti, venne ufficializzato sul web che Renato avrebbe pubblicato un nuovo disco completamente diverso dai precedenti e dal respiro internazionale, definendolo il lavoro più ambizioso della sua carriera: il 5 dicembre venne rivelato che il cd è stato registrato tra Italia, Londra e Budapest con la collaborazione di Trevor Horn nel ruolo di produttore principale e dei musicisti Micky Feat, Geoff Dugmore, Greg Burk per la produzione londinese e Lele Melotti, Paolo Costa e Danilo Madonia per la produzione italiana. Phil Palmer è chitarrista in tutte le sessioni; il 22 gennaio Discoteca Laziale rivelò ufficialmente il titolo, la tracklist e la copertina.[31][32][33][34].
Il 1º marzo uscì il singolo Chiedi di me, che anticipava l'uscita dell'album Amo - Capitolo I decisa per il 12 marzo.
Il 4 marzo si esibì come ospite al concerto organizzato da Rai Uno per celebrare quello che sarebbe stato il settantesimo compleanno del cantautore Lucio Dalla. Qui ha cantato in ordine L'anno che verrà (in duetto con Gianni Morandi) e l'inedito del nuovo album Lu; il 16 marzo, invece, fu ospitato nel programma televisivo I migliori anni condotto da Carlo Conti dove per un'ora (detta Ora Zero) presentò il suo nuovo album Amo, parlando anche della sua carriera.
Il 27 aprile partì al PalaLottomatica di Roma, il nuovo tour, Amo in Tour.[35]
Il 3 giugno partecipa alla settima edizione dei Wind Music Awards presentando una versione disco del singolo Chiedi di me con alcune modifiche anche nel testo che fa da sigla di apertura della serata. Contestualmente viene premiato da Loredana Bertè. L'8 giugno è stato ospite alla serata benefica, in onda su Rai 1 condotta da Carlo Conti, Con il cuore - Nel nome di Francesco.
Il 9 settembre viene ufficializzato che il secondo capitolo di "Amo", sarà pubblicato il 29 ottobre, su etichetta Tattica e distribuzione Indipendente Mente. Il nuovo disco contiene 15 tracce e viene anticipato dal singolo "Nessuno tocchi l'amore", in rotazione radiofonica da fine settembre.
Il 26 novembre è in uscita il cofanetto Amo - Capitolo III contenente il primo e il secondo capitolo di Amo, un poster/puzzle, la spiegazioni di tutti e 29 i brani contenuti nei due capitoli (denominato Renato racconta) e altro materiale inedito[36].

Vita privata

Nel 2003 ha adottato un figlio, Roberto Anselmi Fiacchini, che lo ha reso nonno di due nipotine, Ada e Virginia. Per i travestimenti e per i testi di alcune canzoni e per i suoi atteggiamenti e discorsi è spesso percepito come omosessuale. Il 15 novembre 2010, ha rilasciato un'intervista dichiarando apertamente di essere eterosessuale (http://www.ilgiornaledelfriuli.net/cron/il-segreto-amore-di-renato-zero-e-una-donna/) in occasione dell'uscita del nuovo album Segreto amore. Le uniche relazioni rese pubbliche da Renato sono con la sua segretaria Lucy Morante e con Enrica Bonaccorti.[37]

Attività filantropica

Renato Zero, oltre alla sua attività discografica, ha sempre promosso azioni di filantropia e solidarietà (temi che emergono anche nelle sue canzoni), a partire dall'epoca del tendone di Zerolandia, che ha dato origine alla sua prima etichetta indipendente, chiamata appunto Zerolandia, che ha aiutato moltissimi giovani artisti. Famosi anche il progetto di Fonopoli[38] (nome anche della sua casa discografica, fino all'avvento della Tattica, l'etichetta attuale), un'associazione no-profit per un progetto mai realizzato della "cittadella della musica".[39] Noto è anche il suo impegno per la prevenzione dei disagi giovanili, come la droga, per il recupero dei tossicodipendenti[40], per gli ospiti delle case di riposo e degli ospedali[41] (a cui ha dedicato il videoclip di Nei giardini che nessuno sa) e i bambini degli orfanotrofi.[42] Ha partecipato a numerose iniziative e maratone televisive di raccolta fondi, come per la ricerca sul cancro[43][44] o quella di Telethon sulle malattie genetiche, e in favore delle vittime dei terremoti dell'Aquila e dell'Emilia.[45][46] Ha girato uno spot per la sicurezza stradale[47] e uno a favore delle attività dei frati francescani di Assisi.[48] È stato uno dei numerosi firmatari del manifesto della Comunità di Sant'Egidio contro la pena capitale, che ha sostenuto con altre associazioni la Moratoria universale della pena di morte del 2007.[49]

Concerti di beneficenza

Renato Zero nel corso della sua carriera ha partecipato o organizzato concerti o serate di beneficenza. Tra le quali:

Curiosità

Renato Zero ha un imitatore ufficiale: Giorgio Panariello. Il cantante romano racconta che durante un suo soggiorno in Toscana, mentre guardava la tv, vedeva un giornalista che lo intervistava. Lui era seduto su una carrozzella. Stupito di questo, Renato non si ricordava di aver rilasciato quell'intervista. Dopo una ventina di minuti, si accorse che non era lui a parlare, ma un'altra persona, che gli assomigliava davvero tanto, sia nell'aspetto fisico che nella voce. Da quel momento volle scoprire chi fosse. Si trattava di Giorgio Panariello, un comico toscano alle prime armi. Da quel momento è nata una grande amicizia.
Renato Zero è molto amico di Raffaella Carrà
Renato Zero è il nipote del senatore Mario Tronti: il padre, Nicola Tronti, è il fratello di Renata, la nonna del cantautore[50].

Critiche e controversie

Nel 2010 Renato Fiacchini in arte Renato Zero ha ricevuto un avviso di garanzia dalla Procura di Napoli, per evasione fiscale per oltre 2 milioni di Euro depositati dallo stesso cantante in una banca nel Principato di Monaco.[51]. Renato Zero, appena accertato dell'errore e avendo eseguito le opportune verifiche, aderisce ad una conciliazione bonaria, mettendosi in regola con il fisco[52]; l'inchiesta è nata dalle indagini sulla commercialista del cantante, Stefania Tucci, napoletana, moglie di Gianni De Michelis e condannata per truffa[53].

Discografia

Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi Discografia di Renato Zero e Brani musicali di Renato Zero.

Le collaborazioni artistiche

Renato Zero ha avuto modo di collaborare con numerosi altri artisti italiani, nel corso dei suoi 44 anni di carriera artistica. Di seguito, vengono riportate le principali collaborazioni artistiche:
  • 1969: scrive per Wilma Goich la canzone Carosello
  • 1970: fa parte dal cast italiano del musical Hair e incide tutte le canzoni dell'album omonimo come membro del coro
  • 1971: partecipa al coro della canzone Gingì, incisa da Pippo Baudo e Loretta Goggi
  • 1972: partecipa al musical italiano Orfeo 9, scritto da Tito Schipa Junior, insieme a Loredana Bertè ed Edoardo Nevola
  • 1974: scrive per Ornella Vanoni la canzone Dipende
  • 1976: Patty Pravo registra la canzone Grand Hotel, precedentemente incisa da Renato Zero con il titolo Motel e inserita nell'album Trapezio
  • 1979: scrive per i San Francisco la canzone Vuoi, poi reincisa con il titolo La rete d'oro e inserita nell'album EroZero
  • 1980-1983: dopo aver fondato la propria etichetta discografica, la Zeromania Music, Renato Zero lavora come talent scout, facendo incidere canzoni, di cui è anche co-autore, ad alcuni artisti suoi amici, per la Zeromania Music; ricordiamo Il mago delle nuvole e Il tempo (duetto) per Yo Yokaris, Mister Uomo (duetto), Basta, Mentirò, Io donna per Farida, Corsari (partecipazione nei cori), Artiglieria, Fanatico, Caro professore, Prima della fine, Sono tornato, Imprevedibile, Adesso o mai più per Massimo Morante, fratello di Lucy Morante, compagna di Renato Zero per dieci anni, e Protagonisti per Mark Bodin. Nessuno di questi artisti riesce comunque ad ottenere un successo apprezzabile.
  • 1982: scrive la canzone Una per Loredana Bertè, inclusa nell'album Traslocando, e partecipa alla canzone Preghiera per la musica di Dario Baldan Bembo. Scrive il singolo Buon compleanno per Claudio Villa (poi ricantata in duetto postumo ne La coscienza di Zero)
  • 1983: scrive la canzone Al mercato dell'usato per Loredana Bertè, inserita nell'album Lorinedita del 1983 (poi re-interpretata da Renato e inserita su La coscienza di Zero del 1991) e partecipa ai cori di Torneranno gli angeli,brano trainante dell'lp omonimo di Fiorella Mannoia di quell'anno.
  • 1991: duetta in Crescendo con Mariella Nava; al Teatro Sistina di Roma, partecipa al concerto in memoria di Piero Ciampi
  • 1994: duetta in Vaya con Dios con Loredana Bertè; produce il singolo Per lei di Gepy & Gepy
  • 1995: duetta in Fine corsa con Massimo Di Cataldo, in Inventi con Tosca e in La nutella di tua sorella con Ivan Graziani
  • 1996: duetta in E già con Gerardina Trovato; collabora inoltre alla realizzazione, su etichetta Fonòpoli, dei nuovi album di Umberto Bindi e New Trolls, scrivendo le canzoni L'approdo ed È tutto qua (dove è anche tra le voci principali) nonché Letti per Umberto Bindi, che con questa canzone partecipa al Festival di Sanremo, e le canzoni Miracolo miracolo e Ladri di poesie - in cui duetta - per i New Trolls (i New Trolls incidono anche una cover de Il cielo)
  • 1997-1998: presenta, con Paolo Bonolis, le due edizioni di Un disco per l'estate
  • 1998: partecipa all'album live di Loredana Bertè, dal titolo Decisamente Loredana, duettando sul brano In alto mare
  • 1999: coordina il progetto Per sempre Ivan, il CD postumo in onore di Ivan Graziani, dove duetta con Antonello Venditti in Foto di gruppo; partecipa inoltre al Pavarotti & Friends, dove duetta con il maestro ne Il cielo; a fine anno, Mina incide l'album N° 0, interamente dedicato alla musica di Renato Zero, dove Renato duetta in Neri (l'unico inedito, di cui è co-autore); scrive per Alex Baroni la canzone E il cielo mi prese con sé
  • 2000: è l'anno dello show Tutti gli Zeri del mondo, dove duetta con Massimo Ranieri, Riccardo Cocciante, Gianni Morandi, Peppino Di Capri, Shel Shapiro, Paolo Bonolis, Gigi Proietti, Mariella Nava e Loredana Berté
  • 2001: scrive con Ron la canzone Gli ex
  • 2002: scrive per Marcella Bella la canzone La regina del silenzio e per Mina la canzone Che fatica
  • 2004: scrive per Daniele Groff la canzone Pensa a te; in quest'anno, durante il tour Figli del sogno, duetta con Alexia in Madame e con Michele Zarrillo, Ron, Raf e Francesco Renga in Amico; partecipa inoltre al CD Condivisioni di Mariella Nava, duettando in Spalle al muro
  • 2005: scrive Deliri a 45 giri per Loredana Bertè, inserita su Babybertè, album in cui sono inseriti diversi messaggi lasciati da Renato alla segreteria telefonica di Loredana
  • 2006: scrive L'ultima luna per Luisa Corna e Eurorentola per Jasmine, e duetta con lei in Nell'angolo; durante il tour Zero Movimento, duetta con alcune importanti interpreti, tra le quali Mietta, Ornella Vanoni, Tosca, Loredana Berté e Mariella Nava.
  • 2007: è tra gli autori del brano con cui Al Bano partecipa al Festival di Sanremo, Nel perdono; è autore di nove brani su undici, nonché produttore, del primo album di Jasmine, Salutami Jasmine, che contiene anche la sanremese La vita subito; durante il tour mpZero, duetta con Sergio Cammariere, Gino Paoli, Gigi Proietti e Laura Pausini, scrive per Ornella Vanoni La vita che mi merito, inserita nell'album Una bellissima ragazza. A partire dal 2007, e per tutto il 2008, Ornella Vanoni inserisce nella scaletta dei suoi concerti la reinterpretazione di Magari.
  • Ricordiamo fra le cover di canzoni di Renato Zero che hanno avuto successo: Il cielo e Mi vendo, incise da Fiorello, e Madame, incisa dai Ciao Fellini. Anche Laura Pausini include nell'album del 2006, Io canto, un omaggio a Renato Zero interpretando la canzone Nei giardini che nessuno sa. Nel 2007, oltre a Nel perdono, Al Bano inserisce nel suo nuovo CD una reinterpretazione di Ave Maria. Nello stesso anno, il DJ Gigi D'Agostino realizza una sua versione di Inventi. Nel 2008, Mango inserisce nel suo nuovo album la reinterpretazione de I migliori anni della nostra vita.
  • 2011: scrive per Anna Tatangelo la canzone Anna inclusa nell'album Progetto B.
  • Riceve il premio Inquieto dell'anno 2010 con la spiegazione di essere stato protagonista, inquietamente, nell'ambito musicale italiano[54].
  • 2013: Partecipa, il 4 marzo, a Bologna in piazza Maggiore al concerto in memoria di Lucio Dalla ad un anno dalla sua morte, il 1º marzo 2012. Questo evento è stato interamente condotto da Gianni Morandi, visibilmente emozionato all'inizio. Renato, dopo Gianni Morandi è stato il primo a esibirsi. Ha cantato Lu scritta e pubblicata nel suo nuovo album Amo, canzone dedicata all'amico Lucio Dalla. Questo brano è stato accolto dal pubblico bolognese con lunghi applausi.

Renato Zero nelle classifiche italiane

Ad oggi, Renato Zero ha venduto circa 40 milioni di dischi in Italia (fra i quali, quasi 2 milioni di singoli) e altri 3 milioni nel mondo (principali paesi: Svizzera, Francia, Germania, Spagna, Belgio, Regno Unito, Venezuela, Argentina, Brasile, Stati Uniti d'America e Canada) per un totale di circa 45 milioni di dischi.
Ad oggi, Renato Zero ha raggiunto il numero 1 della classifica italiana con gli album qui di séguito elencati:[8]
Renato Zero è l'unico artista ad essere riuscito ad avere album al numero 1 della classifica italiana in cinque decenni diversi (anni settanta, ottanta, novanta, duemila e duemiladieci). In tutta la sua carriera, Zero è stato 47 settimane al numero 1 della classifica italiana.[8]
Amore dopo amore è il suo album più venduto di sempre, con oltre un milione e quattrocentomila copie. Curiosamente, non raggiunse mai il primo posto in classifica: rimase però in top-10 per dieci mesi consecutivi.
Renato Zero resta l'unico artista italiano ad essere riuscito a piazzare cinque album doppi (Tregua; Icaro; Artide Antartide; Via Tagliamento 1965/1970; Amore dopo amore, tour dopo tour) al primo posto della classifica. Più volte, fra il 1978 e il 1982, si trovano due suoi album contemporaneamente nella Top 50. Quest'evento si è ripetuto anche nel 2010 e nel 2013.
Gli album Artide Antartide e Amore dopo amore sono stati gli album più venduti in Italia rispettivamente negli anni 1982 e 1998.
Renato Zero ha raggiunto più volte anche il Numero Uno della classifica dei singoli italiani:
È ad oggi il solo cantante italiano ad aver ottenuto il Numero Uno dei singoli in 4 decenni distinti (anni settanta, ottanta, novanta e duemila).
Relativamente alla classifica di vendita dei DVD musicali (nata in Italia a fine 2003), Renato Zero ha raggiunto i seguenti Numeri Uno:
Figli del sogno e Sei Zero sono stati i DVD musicali più venduti dell'anno, rispettivamente nel 2004 e nel 2011.

Tour

Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi Tour di Renato Zero.

Videografia

Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi Videografia di Renato Zero.

Riconoscimenti

Festivalbar
  • 1998: Premio speciale
Wind Music Awards
Telegatto
  • 2007: 1 Telegatto d'Oro nella categoria Miglior tournée
Festival di Sanremo
  • 1991: 2º posto categoria Campioni
  • 1993: 5º posto categoria Campioni
Premio Videoclip Italiano
  • 2009: Premio per l'arte videomusicale
Mostra Internazionale di Musica Leggera
  • 1979: 1 Gondola d'Oro per il singolo Il carrozzone
Altri riconoscimenti
  • 2010: Premio speciale Arena di Verona
  • 2011: Premio Inquieto dell'anno
  • 2013: Premio Alberto Sordi[56]
Premi rifiutati
  • 2006: Premio alla carriera, che sarebbe stato consegnato durante il 56º Festival di Sanremo

Filmografia

Oltre nel film Ciao nì, è apparso come attore anche nelle seguenti occasioni:
Filmografia completa

Televisione

È sua Matti, la sigla del programma televisivo Ciao Darwin, di Paolo Bonolis e Luca Laurenti.

Note

  1. ^ a b (EN) Renato Zero, Allmusic.com.
  2. ^ Renato Zero, Fepgroup.it. URL consultato il 12 settembre 2012.
  3. ^ Renato Zero. mpzer0 Tour (Roma, Stadio Olimpico, 2-3/06/2007)
  4. ^ (http://www.testimania.com/artista/testi_renato_zero_1412.html)
  5. ^ (http://www.ilsussidiario.net/News/Musica-e-concerti/2010/9/23/RENATO-ZERO-Compie-60-anni-uno-dei-cantanti-piu-amati-d-Italia-L-intervista-Sono-profondamente-religioso-/114566/)
  6. ^ Renato Zero compie 60 anni
  7. ^ zero, il trionfo del pifferaio
  8. ^ a b c Renato Zero con «Amo» domina la classifica e riscrive la storia: è il primo artista N° 1 in 5 decenni | TV Sorrisi e Canzoni
  9. ^ a b c dal sito Zeromania
  10. ^ Gigi Vesigna, La gavetta dei VIP? in «Oggi», 12 giugno 2013, p. 94-98.
  11. ^ da Virgilio.it
  12. ^ dalla cover dell'album Calore
  13. ^ Da Youtube, Renato Zero canta la canzone al Festival di Sanremo 1993. URL consultato il 18-8-2010.
  14. ^ dall'Archivio storico del Corriere della Sera
  15. ^ dal sito Repubblica.it
  16. ^ da Archivio Repubblica.it
  17. ^ dal sito Repubblica.it
  18. ^ dal sito Repubblica.it
  19. ^ dal sito Repubblica.it
  20. ^ dal sito
  21. ^ video da Youtube, Renato Zero a Domenica In
  22. ^ video da Youtube, Renato Zero ospite a "Domenica In". URL consultato il 18-08-2010.
  23. ^ √ Prima certificazione delle vendite FIMI: disco di diamante per Renato Zero - Rockol
  24. ^ Stasera su Canale 5 Sei Zero, il concerto di Renato Zero in «italia-news.it», 18 dicembre 2010. URL consultato il 17 marzo 2011.
  25. ^ Ascolti Tv Sabato 18 dicembre 2010: Renato Zero in concerto con 4 mln (19,46%) supera Soliti Ignoti Telethon (16%). Amici risale a 3,5 mln, Verissimo a 2,3 mln
  26. ^ Renato Zero al cinema per presentare il triplo dvd ‘Sei zero’
  27. ^ Renato Zero vince il premio Inquieto dell'anno 2010, mentelocale.it.
  28. ^ Arbore, Biondi, Vanoni e Zero un altro concerto per Genova - Genova - Repubblica.it
  29. ^ Paoli, Zero, Biondi, Arbore in concerto per per gli alluvionati - GENOVA OGGI NOTIZIE
  30. ^ Alluvione, “Una mano per Genova”: sul palco con Gino Paoli tanti amici, tutto sul concerto del 20 dicembre | Genova24.it
  31. ^ Amo Capitolo primo
  32. ^ Amo
  33. ^ Tracklisting di Amo
  34. ^ Amo di Renato Zero
  35. ^ Renato Zero, nuovo album e tour 2013 in Italia: date | UrbanPost
  36. ^ Capitolo Terzo
  37. ^ Intervista a Renato Zero per i 60 anni
  38. ^ Fulvio Abbate, Roma. Guida non conformista alla città, pag. 257
  39. ^ Fonopoli, cantieri entro il 2011
  40. ^ EroZero
  41. ^ Renato Zero ricorda le persone malate
  42. ^ Intervista
  43. ^ 33 giri di Renato Zero
  44. ^ Via Tagliamento 65-70, opinione
  45. ^ Note per la ricerca per Telethon 2006
  46. ^ Renato Zero a Italia loves Emilia
  47. ^ Usa le cinture di sicurezza, te lo dice Renato Zero
  48. ^ Musica: Renato Zero e i frati di Assisi insieme per 'San Francesco'
  49. ^ No pena di morte
  50. ^ Le piume, le fidanzate, lo zio comunista. I 60 anni di Renato Zero | Altri Mondi
  51. ^ «http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli/notizie/cronaca/2010/18-novembre-2010/renato-zero-indagato-evasione-fiscaleoltre-due-milioni-euro-portati-monaco-1804195596751.shtml», 18 novembre 2010.
  52. ^ http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli/notizie/cronaca/2010/18-novembre-2010/renato-zero-indagato-evasione-fiscaleoltre-due-milioni-euro-portati-monaco-1804195596751.shtml
  53. ^ http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli/notizie/cronaca/2010/18-novembre-2010/renato-zero-indagato-evasione-fiscaleoltre-due-milioni-euro-portati-monaco-1804195596751.shtml
  54. ^ Renato Zero al Festival dell'Inquietudine 2011, mentelocale.it.
  55. ^ dal blog Unduetreblog
  56. ^ Premio Sordi a Morricone, Proietti, Zero - Corriere della Sera
  57. ^ da IMDB
  58. ^ da IMDB
  59. ^ da IMDB

Bibliografia

  • Gianni Pettenati, Io Renato Zero, Virgilio Editore, 1979
  • Dario Salvatori e Arpad Kertesz, Renato Zero, Gremese Editore, 1980
  • Luigi Granetto, Renato Zero, Lato Side, 1981
  • A. Cattani, Renato Zero, Forte Editore, 1990
  • Alessandro Gatta, La vera storia di Renato Zero, Gremese Editore, 1998
  • Maurizio Macale, Renato Zero, I migliori anni della nostra vita, Bastogi Editrice Italiana, 1998, pp. 192
  • Dario Salvatori e Alessandro Gatta, Renato Zero, "Collana Superstar", Gremese Editore, 1998
  • Alberto Rivaroli, Renato Zero, Rizzoli Editore, 2000
  • Marinella Bella, Diario di bordo di una Zerofolle, Prospettiva Editrice, 2003, pp. 214
  • Tito Schipa Jr., Orfeo 9. Il making, Editrice Zona, 2005
  • Mauro Ronconi e Fabio Velo Dalbrenta, Renato Zero, Il coraggio delle idee, 1973-2005, da Zero a oggi, Edizione aggiornata (stampa originale: 2005) Editori Riuniti, 2006
  • Luca Beatrice, Zero, Baldini Castoldi Dalai Editore, 2007, pp. 279
  • Massimo Cotto, Zero a Zero, Aliberti Editore, 2007, pp. 196
  • Silvana Marchese, Zerofolli per Renato, Edizioni Libreria Croce, 2008, pp. 160
  • Tommaso Labranca, Da Zero a Zero, Arcana Editore, 2009, pp. 208
  • Marco Alberghini Maltoni e Alberto Quartu, Renato Zero. Discografia Illustrata, Coniglio Editore, 2009
  • Lucio Nocentini, Renato Zero ama ancora, pubblicato in Raropiù, n° 2, maggio 2013, pagg. 36-37