venerdì 10 gennaio 2014

discografia renato

No! Mamma, no!

« Tutta colpa tua,

per te era tutto favole…

solo colpa tua,

il latte tuo era sterile…

sempre colpa tua…

se io non sono come vuoi!!! »
(dal brano No! Mamma, no!)

No! Mamma, no! è il primo album di Renato Zero.

http://upload.wikimedia.org/wikipedia/it/thumb/8/83/Renato-zero-nel-1973.jpg/300px-Renato-zero-nel-1973.jpg

Il primo LP di Renato Zero arriva nel 1973, a sei anni dalla sua primissima incisione, un 45 giri contenente le canzoni Non basta sai e In mezzo ai guai, entrambe scritte per lui da Gianni Boncompagni. Come ha dimostrato Musica Leggera[1] si tratta di un finto live, registrato in realtà nello studio A di via Tiburtina e nello studio Sonic di Franco Patrignani; alle registrazioni furono poi aggiunti dei finti applausi, simulando quindi l'effetto di un live.: « Perché ti nascondi, dai vieni qui, giochiamo un po'!

Impariamo ancora, se tu lo vuoi, a ridere.

Sai cos'è che non va? Chiudere in scatola la libertà! Non ci sto, vado via, cerchiamo scampo nella fantasia! »
(dal brano Paleobarattolo)



Tracce

Paleobarattolo (Filistrucchi – RenatoZero)
Nonsense pigro (RenatoZero, Filistrucchi – RenatoZero)
Sergente, no! (RenatoZero – Conrado, RenatoZero)
TK6 chiama torre controllo (RenatoZero – Conrado, RenatoZero)
0/1023 (RenatoZero, Filistrucchi – Conrado, RenatoZero)
Nell'archivio della mia coscienza (RenatoZero)
Dana (RenatoZero – Conrado, RenatoZero)
Ti bevo liscia (Filistrucchi – Conrado, RenatoZero)
Make-up, make-up, make-up (RenatoZero, Filistrucchi – Conrado, RenatoZero)
Sogni nel buio (RenatoZero)
No! Mamma, no! (RenatoZero, Filistrucchi – RenatoZero


Invenzioni

Invenzioni è il secondo album di Renato Zero, pubblicato nel 1974. Con Invenzioni, Renato Zero comincia ad imporsi sui mass media, in particolar modo alle radio. Colpiscono soprattutto i testi delle canzoni. Quelli trattati da Zero sono temi "difficili" per quei tempi. Ne è una prova il pezzo di apertura del disco, Qualcuno mi renda l'anima, che si ispira alla violenza sui minorenni e che farà fatica ad emergere in radio (anche se alla fine ci riuscirà).

Qualcuno mi renda l'anima (Renatozero/Conrado-Renatozero)
L'evento (Renatozero/Conrado-Renatozero)
113 (Renatozero)
Inventi (Renatozero-Filistrucchi/Conrado-Renatozero)
Metrò (Renatozero)
Il tuo safari (Renatozero-Migliacci/Conrado-Renatozero)



Trapezio (album)

« Salvami, dalla strada che non sa

fra giorno e notte quanti figli ha

fra questa gente in cerca d'allegria

che compra e vende questa pelle mia,

salvami! »
(dal brano "Salvami!")

Il caos (4.04) (Renatozero/Cini-Renatozero)
No! Mamma, no! (4.06) (Renatozero-Filistrucchi/Renatozero)
Metrò (2.55) (Renatozero)
Inventi (3.25) (Renatozero-Filistrucchi/Conrado-Renatozero)
Una sedia a ruote (3.44) (Renatozero/Conrado-Renatozero)
Motel (4.27) (Renatozero-Evangelisti-Piccoli/Pintucci-Renatozero)


Zerofobia

« Ho smarrito, un giorno, il mio circo,

ma il circo vive senza di me!

Non è l’anima tua che io cerco, io sono solo più di te! »
(dal brano "Mi vendo")

Zerofobia è il quarto album di Renato Zero, pubblicato nel 1977.

Ad esso fece seguito un tour denominato Zerofobia Tour.

Fu il primo successo di Renato Zero, contiene brani come Mi vendo ed Il cielo, Morire qui, Manichini e Vivo. Il disco fu pubblicato anche in Brasile, Argentina e Germania. Mi vendo (Renatozero/Caviri-Renatozero) 4:16
Vivo (Evangelisti/Wright-Renatozero) 3:55
Sgualdrina (cover in italiano di Dreamer dei Supertramp) (Renatozero/Hogdson-Davies) 3:16
Tragico samba (Evangelisti-Renatozero/Pintucci-Renatozero) 4:15
L'ambulanza (Renatozero/Pintucci-Conrado-Renatozero) 3:53
Morire qui (Renatozero) 3:


 Zerolandia


 Vieni ti porto nella favola mia! »
(dal brano "La favola mia")


Zerolandia è il quinto album di Renato Zero, pubblicato nel 1978 al quale fece seguito un tour denominato appunto Zerolandia Tour

Renato Zero è ormai un fenomeno di livello nazionale, anche grazie alla sua ambiguità riguardo alla sfera sessuale, qui al suo culmine con i brani Triangolo, Chi sei, Sesso o esse e Sbattiamoci. L'album contiene inoltre La favola mia, uno dei brani più apprezzati del cantautore romano, la ironica Io uguale io, le bellissime Fermati
La favola mia (Franca Evangelisti-Roberto Conrado-Albert Verrecchia-Piero Montanari (2° versione) - Evangelisti-Renatozero-Piero Pintucci (1° versione)) - 4:22
Io uguale io (Evangelisti/Renatozero) - 4:01
Chi sei (Renatozero-Evangelisti/Conrado-Renatozero) - 3:54
Triangolo (Renatozero/Caviri-Renatozero) - 4:40
Sogni di latta (Evangelisti/Renatozero-Pintucci) - 4:32
Sesso o esse (Renatozero-Evange


EroZero
 EroZero è il sesto album di Renato Zero, pubblicato nel 1979.

Per la prima volta un disco dell'artista romano raggiunge la prima posizione nella hit parade degli album più venduti. Merito, soprattutto, del successo del singolo "Il carrozzone", apprezzata anche da un pubblico più ampio e popolare, coadiuvata dalla trascinante "Baratto" Il carrozzone (testo di Franca Evangelisti; musica di Piero Pintucci) - 4:36
Fermoposta (testo di Renato Zero; musica di Piero Pintucci e Renato Zero) - 3:22
La tua idea (testo e musica di Renato Zero) - 3:22
Baratto (testo di Franca Evangelisti e Renato Zero; musica di Caviri e Renato Zero) - 4:18
La rete d'oro (testo di Renato Zero; musica di Piero Pintucci e Renato Zero) - 4:26
Periferia (test


 Tregua (Renato Zero)


In questo doppio disco (il primo della sua carriera), Renato Zero dimostra il raggiungimento di una maturità artistica. Dedica il disco a suo padre Domenico Fiacchini che lo ha fatto nascere e crescere libero.

Guai (Renatozero-Evangelisti/Conrado-Renatozero)
Niente trucco stasera (Evangelisti/Conrado-Renatozero )
Santa Giovanna (Renatozero-Evangelisti/Conrado-Renatozero)
L'ultimo Luna Park (Renatozero-Evangelisti/Conrado-Renatozero)
Profumi, balocchi e maritozzi (Renatozero/Pintucci-Renatozero)
Grazie a te (RenatoZero/Conrado-Renatozero)


Artide Antartide

« Sorcini!

Figli della solitudine, affamati di poesia

Vi regalo un po' di questa vita mia... »
(dal brano "I figli della topa")


Artide Antartide è il titolo di un doppio album di Renato Zero, pubblicato nel 1981.

Artide Antartide è il nono album di Renato Zero. Da segnalare, tra i brani presenti, Figli della topa dedicata al popolo dei suoi fans, da lui scherzosamente soprannominati «sorcini» (epiteto nato in Toscana, quando Renato li vide sfrecciare attorno a sé su numerosissimi motorini) e Ciao Stefania, in memoria di Stefania Rotolo, showgirl all'epoca da poco scomparsa, sua grande amica

Invia un messaggioEcco noi (testo di Franca Evangelisti e Renato Zero; musica di Roberto Conrado e Renato Zero) - 4:37
Non passerà (testo di Renato Zero; musica di Roberto Conrado e Renato Zero) - 5:23
Sterili (testo di Renato Zero; musica di Roberto Conrado e Renato Zero) - 4:50
Domicilio coatto (testo di Renato Zero; musica di Roberto Conrado e Renato Zero) - 4:27
Padre nostro (testo di Renato


Via Tagliamento 1965/1970

« Oggi nessuno crederebbe che un autostop fu capace di portarci in India, che la Polizia fosse così incline alle retate. Che qualcuno trascorresse il suo tempo a tagliare ciocche di capelli in un divertimento razziale

Che una ragazza potesse rimanere incinta senza chiedere gli alimenti. Che qualcuno riuscisse a vivere con mille lire... Via Tagliamento non fu una strada nel mondo... ma il mondo in una strada. La stagione del Piper ebbe inizio nel 1965 e si concluse intorno al 1970. Molti hanno avuto fortuna. Per altri la vita si è fermata in Via Tagliamento »
(dalla «dedica» interna dell'album Via Tagliamento 1

Via Tagliamento 1965/1970 è il titolo di un doppio album di Renato Zero, pubblicato nel 1982. e ripubblicato nel 2010

Via Tagliamento 1965/1970 è il decimo album di Renato Zero: questo doppio album è dedicato allo storico locale romano Piper (tutt'oggi situato nella via romana da cui il disco prende il suo titolo alfabetico), di cui vuole essere un ideale omaggio alle origini, nonché ai gloriosi anni sessanta (citati nella parte numerica del titolo).

Piper Club (testo di Franca Evangelisti e Renato Zero; musica di Luciano Ciccaglioni e Renato Zero) - 3:28
Niente (testo di Renato Zero; musica di Roberto Conrado e Renato Zero) - 5:32
La facciata (testo di Franca Evangelisti; musica di Roberto Conrado e Renato Zero) - 4:32
Che bella libertà (testo di Renato Zero; musica di Dario Baldan Bembo) - 5:13
Resisti (testo di Renato Zero; musica di Rober


Calore

 Leoni si nasce

Leoni si nasce è il titolo di un album di Renato Zero, pubblicato nel 1984.« Nel magico splendore dei 33 giri, Zerolandia presenta: Leoni si nasce. La strabiliante epopea di un animale sempre in lotta con la sopravvivenza, in una giungla popolata di spietati cacciatori di autografi. . Fra intrighi, passioni, eccitazioni e agguati, seguiremo le orme del felino, alla ricerca del sesso perduto. Riuscirà l'ardimentoso a non restare intrappolato nella spirale di un disco, fra i contorni di una fotografia, nell'effimero spazio di un 24 pollici? Chissà... eppure ruggisce! Non miagola, ruggisce  E quante altre volte sarà preda, quante altre volte predatore, su questo schermo lui vivrà un'altra avventura, lui così fiero, lui che non ha paura... entrategli finalmente nella pelle perché lui sia realtà e non leggenda! Lasciatelo pure alla bestialità, purché la viva nella sua coerenza.. o no? Sì o no? Sì? Allora andiamo a incominciare »
(dall'Introduzione)

Renato Zero con questo disco tira fuori la rabbia e la delusione per la chiusura del tendone itinerante Zerolandia, ufficialmente smantellato per motivi di sicurezza, ma secondo alcuni si trattò di un vero e proprio boicottaggio nei confronti di un personaggio carismatico, che iniziava a dare fastidio nelle alte sfere.  Ma dove eri tu quando mi hanno sigillato il cuore», canta infatti in Giorni. Il cantautore in questo lavoro affronta diversi temi come la fretta dell'uomo, il futuro, il sospetto, con un indugio forse eccessivo (e sicuramente troppo avanti per i tempi) sul sesso e i ruoli sessuali, temi trattati con una seriosità piuttosto lontana dall'ironia del passato,  che finiscono con l'alienargli anche il pubblico più fedele. Trainato dal singolo "Da uomo a uomo", pur raggiungendo il numero 1, l'album esce rapidamente dalla classifica e non vende tantissimo, ma rimane un gran pezzo da collezione, molto amato dai fans.

Introduzione (RenatoZero/Serio)
Da uomo a uomo (RenatoZero/Conrado-RenatoZero)
Si gira (RenatoZero/Conrado-RenatoZero)
Per non essere così (RenatoZero/Conrado-RenatoZero)
Sospetto (RenatoZero/Conrado-RenatoZero)
Pelle (RenatoZero/Conrado-RenatoZero)


Identikit Zero

« Io qui, io puntuale ancora mi vendo così

per non morire qui! La favola mia dimmi che non finì!

Io ancora il jolly, qualunque sarà la tua idea

fra i manichini, su quei marciapiedi ancora ti aspetterò io qui! »
(dall'inedito "Io qui")

Identikit Zero è il titolo di un album di Renato Zero, pubblicato nel 1985. L'album è stato promosso durante l'Identikit Tour.

Io uguale io (**)
Marciapiedi (++)
Sogni di latta (**)
Niente (+++)
La tua idea (***)
Mi vendo (*)
Arrendermi mai (***)



 Soggetti smarriti (Renato Zero)

« Ostinato amore che /non ti dai per vinto mai:

prova ancora perché sai, / di quella bomba sei / più forte tu! »
(dal brano "Ostinato amore")

 L'album, così come il precedente Leoni si nasce, non vende molto. Da gran parte della critica viene definito un disco non bello; sicuramente, non è uno dei migliori dischi di Renato Zero, anche se testimonia la volontà da parte dell'autore di cercare una nuova strada musicale, più vicina a suoni funky rispetto al passato genericamente pop rock, avvalendosi della collaborazione fondamentale di Pie 


Zero (Renato Zero)

Zero è il titolo di un album di Renato Zero, pubblicato nel 1987.








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